Pagina (98/119)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Troppa poesia! Capisco incoraggiare gli ingegni; ma purchè camminino sulla terra ferma e non obblighino il lettore ad alzar il naso verso il cielo per scorgerli.
      Ben presto gli giunse un secondo lavoro, scritto con inchiostro verde su carta color giallo sporco, di quelle che i pizzicagnoli ed i fornai adoprano per involger la merce. Il nostro ometto inforcò gli occhiali, lesse lo scartafaccio sino a metà, poi lo restituì dichiarando:
      - Ho un sacco d'impegni, che mi vincoleranno per una trentina d'anni, o giù di lì. Ripassi.
      Ma fra sè e sè monologava:
      - Accidenti! Starei fresco se cominciassi con un'opera simile! Troppa originalità! Capisco incoraggiare il genio; ma purchè segua le vie già battute e non obblighi il lettore a guardarsi ai piedi per non cadere in qualche precipizio.
      Gli furono offerti, da un certo numero di giovani autori trentenni, altrettanti lavori scritti con inchiostro comune sulla consueta carta protocollo rigata. Il nostro ometto non inforcò neanche gli occhiali: restituì subito gli scartafacci dichiarando:
      - Ho un sacco d'impegni, che mi vincoleranno per tutta la vita, o giù di lì. Ripassino.
      Ma fra sè e sè monologava:
      - Accidenti! Starei fresco se cominciassi con opere simili! Troppa gioventù! Capisco incoraggiare i novellini; ma purchè si sian già fatti conoscere. E poi, i lettori serii son come le ragazze allegre: preferiscono chi abbia parecchi capelli bianchi e qualche presentatore che testimonii sull'onorabilità.
      Gli pervenne, infine, una lettera, con la quale un autore proponeva la pubblicazione di un libro, dichiarandosi pronto a rimborsare le spese di stampa.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Commenti al libro delle fate
di Pierangelo Baratono
Fratelli Treves Milano
1920 pagine 119