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      Sotto quell'apparenza di lusso, che le donne sfoggiano, come un'insegna di bottega, c'è uno spaventoso squallore.
      Nè si può comprendere come i così detti avventori possano tornare per la seconda volta da una stessa donna, poichè sotto quel barbaglio di stoffe e di colori, fra i pizzi delle più ricche e la biancheria sgualcita delle meno facoltose si nasconde uno squallore di corpi anemici o tisici, venati e macchiati dalla sifilide e dalle malattie più pericolose. Sono colli con le vene grosse e prominenti, mammelle floscie, carni disfatte, pance voluminose e solcate da pieghe, gambe idropiche o spaventosamente magre. Se fosse possibile la schifosa rassegna di tutti quegli esseri nudi, essa basterebbe, crediamo, a disgustare il genere umano da ogni piacere dei sensi.
      Appunto nei locali del «Catenaccio» aveva posta la sua sede notturna il Circolo dei Nauseati, composto, naturalmente, di curiosi, al quale alludeva il Pinzi.
     
      VIII
     
      The spleen's club
     
      Il Circolo dei Nauseati o «The spleen's club» era composto di sette membri. Fondato in una notte di allegria fra uomini, che amavano sovra tutto il nottambulismo e l'ebbrezza, esso aveva uno stemma sociale, nel quale erano raffigurati un teschio e un vaso di empirico con un'iscrizione pornografica, sormontanti uno scudo, entro il quale era una donna nuda che, cinti i fianchi da un salvagente, rigettava in abbondanza del vino.
      Il circolo possedeva anche uno statuto, formato da tre articoli:
      «Articolo primo. Non esiste che una sola categoria di soci, quella dei soci morosi.


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Genova misteriosa
Scene di costumi locali
di Pierangelo Baratono
pagine 280

   





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