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      Il Maglino, se tu mi seguissi, ti ricercherebbe per ogni luogo e finirebbe col ritrovarti e col costringerti a tornare qui, con lui.
      — Ma perchè non puoi chiedermi in moglie? Gianni è buono. Sono certa che acconsentirà.
      — No, è impossibile. C'è un odio feroce in lui verso di me, che mi toglie ogni dubbio a questo riguardo.
      — Quale sventura! Io non voglio che tu parta. Ormai sono tua. Non è possibile che ci separiamo!
      — Se tu vuoi, saremo uniti per sempre. Ma bisogna sacrificarmi ogni cosa.
      Augusta pensò con dolore a quel povero Maglino, che la amava tanto. Ricordò anche la madre, ora con minore cordoglio. Poi disse:
      — Sono pronta a tutto.
      Ormai, la sua vita era legata a quella di Dario. Che cosa le importava il resto, purchè il suo amore rimanesse salvo?
      Allora, il Cerruti le spiegò il suo progetto. Si trattava di passare per morta.
      Il domani essa si sarebbe recata sola sulla punta di qualche scoglio isolato, in riva al mare.
      Doveva lasciare sulla rupe qualche suo indumento, e poi fuggire a traverso i boschi, per recarsi ad aspettare il suo amante in un sito appartato. Sarebbero poi fuggiti insieme durante la notte.
      Augusta esitò un istante. Pure l'amore la vinse e la fece accondiscendere al tranello.
      Il domani essa si avviò giù per le colline, sola, lasciando in casa Dario Cerruti e la madre.
      Giunta sulla cima di un breve promontorio, che sovrastava a un'altezza perigliosa un profondo tratto di mare, essa depose sulla pietra l'ombrellino e il fazzoletto, poi disparve fra il verde delle piante per non tornare mai più in quei luoghi.


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Genova misteriosa
Scene di costumi locali
di Pierangelo Baratono
pagine 280

   





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