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      Infine, le ultime nubi scomparvero. Un raggio di sole e di passione s'infiltrò nell'animo dei due a scaldarlo ed a carezzarlo nella muta estasi del momento. Ciò avvenne in un breve incontro degli innamorati nella solitudine propizia di un viale, protetto contro gli sguardi indiscreti dalle acque del fiume e da un alto muraglione. All'improvviso, senza che una parola fosse detta a dimostrare cessata l'antica ostilità, un braccio di lui si arrotondò intorno al corpo della ragazza, lo attirò, lo avvinse in una stretta furiosa, in cui i due petti di sentirono aderenti uno all'altro a fondere insieme i battiti precipitati dei cuori.
      I visi si erano avvicinati, arrossati da una vampa di sangue, i capelli di lei avevano soavemente sfiorata la fronte dell'uomo, le labbra si erano vicendevolmente attenagliate in un bacio, ch'era un morso e che schiudeva innanzi ad entrambi le gioie di un paradiso ignorato. Rimasero così, un momento, sentendosi la pelle scottare e scorrere un brivido per tutto il corpo. Quando si disgiunsero, erano pallidi e disfatti.
      Il sangue, per un istante spinto con violenza per le vene, si era, adesso, addensato nel cuore e lo soffocava in un'ebbrezza di passione. Si guardarono ancora a lungo, senza parlare, gli occhi neri del giovane fissi intensamente in quelli azzurri e limpidi di lei a cercarvi la fiamma dell'amore.
      In quel momento nell'oscurità le loro pupille avrebbero dati barbagli di luce, come quelli dei felini. Le due anime sembrava si fossero fuse insieme, nè potessero più staccarsi.


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Genova misteriosa
Scene di costumi locali
di Pierangelo Baratono
pagine 280