Si precipitò per le scale come una furia e corse ad attaccarsi al campanello di casa della sua vittima.
Come spiegare la faccenda? I due giovani s'innamorarono e, dopo cinque o sei mesi, si fidanzarono malgrado il pappagallo e il trombone.
Pareva che, ormai, la felicità dovesse arridere al mio amico. Ma che! Seppi, più tardi, che il matrimonio era sfumato.
Povero Buono-a-niente!
Pagliuzza
Distesa fra le alte erbe del prato, la bambina seguiva con sguardo curioso il lento procedere delle nubi bianchicce pel cielo e lo sfasciarsi e il riformarsi di fantastiche figure, create e distrutte dal vento, che lievemente soffiava per entro quell'umidità oscillante fra l'azzurro e la terra. Di lontano, con le sue gambette magre e il corpicino di fanciulla non ancora sviluppata, poteva rassomigliare a un lungo insetto sperso sul verde della campagna. Essa pensava alla casa paterna, ove le toccavano soltanto busse e dolori, al padre burbero e rozzo, alla madre rovinata fisicamente dalle quotidiane fatiche, umile sotto il dominio del capo della famiglia. Quanta differenza dalla vita che aveva condotta alla Villa! Là i signori s'erano mostrati buoni con lei, spesso l'avevano accarezzata, imponendole soltanto lavori piacevoli, come il coglier fiori e l'aiutare la cameriera. Ma il sogno era finito ben presto: i signori erano partiti e la piccina era rimasta in famiglia, ancor più isolata nel ricordo delle brevi ore piacevoli, trascorse per sempre. Una volta, rammentava, il signorino l'aveva baciata, di soppiatto, regalandola di dolci.
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Buono-a-niente Villa
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