Una stretta di mano, buon diavolo, e ricordati della lezione!"
Due magnifiche ali di cicogna gli si drizzarono sulle spalle. Diede contro il suolo un colpo di calcagno e si innalzò per l'aria, travolgendo dietro di sè l'innumerevole torma dei supplicanti, aspirata verso l'alto come da una poderosa attrazione di pompa. Ben presto l'enorme grappolo umano dileguò nella luce diffusa del sole. Il diavolo rimase, solo rappresentante del sesso maschile, fra mezzo all'orda delle donne imprecanti, che, dopo aver guardato salire al cielo e sparire l'elemento un tempo forte della società, si gettarono addosso a lui colmandolo d'ingiurie e di colpi.
Ma l'aggredito scagliò in testa alla prima furia la sua valigetta, gettò l'ombrello fra i piedi della seconda e, cacciatesi le mani nei capelli, affidò la propria salvezza alle gambe.
La jettatura del maestro Pèpere
- Venga questa sera, mi disse la signora Guicci; faremo un po' di musica e proveremo il boston.
E poichè, col fine intuito che contraddistingue le donne, aveva letto nei miei occhi la poca simpatia, che m'inspiravano i divertimenti offerti alla mia immaginazione, soggiunse in tono misterioso:
- Senza contare che la presenterò al maestro Pèpere.
Avevo sentito parlare molto e da molti del maestro Antonio Pèpere come del personaggio più curioso di quella città di provincia. Nell'ambiente di noia e di chiacchiere, che caratterizza la vita provinciale, la figura del maestro pareva si profilasse come una bizzarra oasi sopra un deserto di sabbie.
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