Da compositore a maestro di musica è un bel salto, non è vero? Ma, che volete?, ne ha colpa il malocchio!
Diede in una risata, che mi sconvolse come un grido di dolore; poi continuò:
- Se volessi raccontarvi tutti gli scherzi del malocchio, ne avrei per un anno. Ogni volta che ho posta la mia affezione in qualcuno, mi son visto colpire dalla sventura. Ma ho sempre sorriso, sapete?, ed ho scossa la testa. Soltanto, man mano che avanzavo negli anni ponevo ogni mio studio nell'eliminare le cause d'ogni viva simpatia. Per questa ragione in qualche momento sono stato brusco con voi. Mi perdonate?
Gli tesi una mano, ch'egli strinse fra le sue con un lieve tremito nelle dita.
- Anche le donne, chiesi, v'hanno fatto del male?
- Sono stato innamorato soltanto una volta nella mia vita. Dopo, ho fatto forza a me stesso. Avevo bisogno di una creatura, che mi guardasse fiduciosa e sorridente e mi affidasse la sua piccola anima. Ma il terrore del ricordo vinceva in me ogni stimolo a contrarre relazioni con donne.
- Dite, dite, maestro!
- È la memoria più dolorosa ch'io abbia; ma ve lo racconterò lo stesso. Quand'ero soldato musicante mi recavo ogni festa a suonare con la banda nel giardino di Salerno. Dalla caserma al giardino c'era una via piuttosto stretta e solitaria. Ma a me sembrava la strada del paradiso, poichè avevo osservato che dalla finestra di una casa, al nostro passaggio, si sporgeva invariabilmente un fresco visino di fanciulla a seguirci con l'occhio sino allo svolto. Che volete?
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Salerno
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