Poi, farei da medico e gli imporrei di mostrarmi la lingua, a forza di stringere il nastro.
- Siete due canaglie. Questo è il vostro rispetto pei signori e per la chiesa? Io, almeno, vo dritto alla mèta. Lo dichiaro, non ricchi, non preti. Ma non mi immischio di altro. Del resto, vedo che voi altri paghereste non so che ad arricchire e a diventare potenti. Per me, vorrei vivere, semplicemente, e un po' meno da bestia.
- Sei uno sciocco. Chi non vorrebbe diventar ricco, potendo?
- Pensare che vicino a noi dorme una fortuna par tutti e tre. Il treno fra un quarto d'ora sarà qui; quel vecchio dorme della grossa. Il guarda-sala non l'ha neanche scorto. Una strizzatina a quel collo; poi ci si mette in viaggio, carichi di denaro, e si passa la frontiera. Una bella occasione.
- Scherzi?
- No, parlo seriamente. Senti, camerata, non dir più stupidaggini; con le tue smargiassate da uomo dei tempi futuri faresti scappare la pazienza ad un santo. Qui si tratta di vincere una volta per sempre. Che t'importa di una vita umana? Non saresti disposto a massacrare i tuoi fratelli per quel tuo ideale? Dunque? L'uomo morto, fuggiamo. Nessuno potrà scoprirci, nessuno ci vedrà più. Si tratta di un momento.
- No, no. Mi ripugna. È un vecchio. Avrà famiglia.
- Boum! Ci pensano molto, alla famiglia, quei là. E poi! È una vendetta. A te piaccion tanto le vendette. Ecco l'occasione.
- Non queste. La vendetta la comprendo faccia a faccia, il coltello alla mano.
- Si? E le tue barricate? E il massacro di due gruppi compatti, l'uno formato da operai in camiciotto, l'altro da operai in uniforme?
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