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      Del resto il mio Pietro è istruitissimo e non ha bisogno di me. È un diplomatico di prima forza! Anche nostro padre lo Czar parla di lui con molta stima e gli confida le faccende più segrete. È tanto intelligente e riservato; è fin troppo serio! A volte mi fa pena vederlo con quel viso pallido e chiuso, con gli occhi spersi nello spazio e le labbra strette l'una all'altra. Non l'ho mai sentito ridere; e l'ho visto sorridere in due soli momenti. La prima volta, quando ci siamo conosciuti. Parlavamo insieme; ad un tratto, ho pronunciata una frase, che gli dev'essere sembrata ben sciocca, perchè l'ha indotto al sorriso. I suoi lineamenti si sono rischiarati per la seconda volta allorchè gli ho confessato che l'amavo tanto. Quel giorno m'ha baciata forte forte e poi m'ha alzata da terra come una bambola.
      Oh! la gente è molta cattiva! L'invidia la costringe a sparlare, a scavare il terreno sotto i piedi dei più forti. Anche Stefania è invidiosa, perchè lo vorrebbe per sè. Si dice persino che abbiano "flirtato" un poco insieme, due anni or sono! Ma io li lascio discorrere tutti: sono così contenta che m'ami!
     
     
     *

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      Da due giorni sono inquieta, perchè non vedo il mio Pietro. Ho mandato un servo a chiedere notizie a casa sua; ma gli hanno risposto che il padrone era partito senza lasciare ordini nè indirizzo. Mio padre afferma che si tratta di qualche missione segreta, com'è solito sbrigarne il mio fidanzato; ma ciò non toglie che la mia posizione sia brutta, tanto più che non posso aver sue nuove da nessuno.


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Ombre di Lanterna
di Pierangelo Baratono
1909 pagine 254

   





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