Pagina (176/254)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Quando seppe che si trattava del mio fidanzato, mi guardò ridendo; poi esclamò:
      - Cara, cara signorina! Il suo fidanzato è una perla, proprio un bravo ragazzo. E poi, è tanto infelice! Soffre tanto! Ella ne avrà compassione, non è vero?
      Volevo ribellarmi a quelle parole, che trovavo sconvenienti e brutali: ma non mi sentii il coraggio di discutere con un uomo così sciocco ed allegro. Avrei dovuto subire più a lungo la sua presenza e sopportare qualche altra di quelle risate, che mi scuotevano i nervi.
      Nel tornare a casa mio padre mi chiese:
      - Che ne dici della nuova conoscenza? È un giocondo compagno e s'intende d'arte a perfezione.
      Io piegai il capo senza rispondere. Mio padre continuò:
      - Non ti sembra che somigli a Pietro?
      Oh, questo poi no, no, in nessun modo; e glielo dissi. Mio padre mi lasciò parlare; infine si strinse nelle spalle, mormorando
      - Mi sarò ingannato!
     
     
     *

      * *
     
      Ho ricevuto il mio fidanzato con un po' di broncio e gli ho chiesto subito che cosa avesse fatto durante la sua assenza. M'ha guardata con occhi trasognati, poi ha dichiarato con faccia tosta:
      - Non lo so, carina!
      Cattivo! Cattivo! vuol mantenere il segreto anche con me; non si fida della sua piccola Anna, che gli vuol tanto bene! Ma si tratterà di cose gravi, di faccende di Stato e nostro padre lo Czar gli avrà imposto il più assoluto silenzio. Gli ho perdonato subito, tanto più che lo trovavo più triste e più pallido del consueto. Deve stancarsi molto in quelle sue missioni.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Ombre di Lanterna
di Pierangelo Baratono
1909 pagine 254

   





Pietro Anna Stato Czar