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      Bisogna lasciare gli infelici ed i melanconici a sè stessi; ci son già tante miserie per ciascuno di noi! Perchè addossarci quelle degli altri?
      A queste parole non potei più resistere. Mi alzai dritta dinanzi a lui, che mi guardava ridendo, e cominciai a dichiarargli risolutamente ciò, che pensavo sul suo conto. Egli rimaneva ad ascoltarmi, calmo in apparenza, accarezzandosi i baffi con una mano. Allora mi sono esaltata ed ho biasimato la sua condotta con le parole più roventi, che potei trovare in quel momento.
      - Lei si dichiara amico di Pietro Mercovich, gli ho gridato in faccia; e non si vergogna di venir qui a confessarmi il suo amore? Chi è lei? Con qual diritto s'immischia nella mia esistenza? Perchè pretende d'amarmi e perchè ha l'audacia di dirmelo?
      - Ebbene?, m'ha interrotta Leone Varinski; che significano queste frasi da bambina? Io l'amo! Questo è il fatto! Non si comanda alla passione! Può farmi scacciare dai suoi servi. E poi? Che cosa avrà ottenuto, se non uno scandalo? Non credo che lei possa trovar la felicità con Pietro Mercovich. Gliel'ho detto con franchezza. Che male c'è? Tanto varrebbe farsi infermiera o suora di carità! Non pretendo che lo dimentichi subito. Aspetterò! Ma prima o dopo dovrà riconoscere i suoi torti verso di me e ripararli!
      - Mai, mai!, ho risposto subito. Adoro Pietro Mercovich tanto, quanto sento d'odiare lei!
      Mi ha guardata spalancando gli occhi, nei quali ho creduto di scorgere un po' di turbamento. La sua bocca s'è contratta senza lasciar uscire alcun suono.


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Ombre di Lanterna
di Pierangelo Baratono
1909 pagine 254

   





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