Il fatto, l'esperimento, ecco la molla delle azioni umane. Una volta ho incontrato un degno individuo, che esercitava il mestiere di cercatore di cicche. Egli m'ha aperti gli occhi e mi ha fatto toccare con mano l'utilità del metodo sperimentale. Se nessun uomo si fosse deciso a campare l'esistenza cercando mozziconi di sigaro, il mezzo di procurarsi il pane quotidiano sarebbe stato tolto crudelmente a un'infinità di creature ragionevoli. Ma, per fortuna, è vissuto un certo Diogene, uomo di genio, il quale col suo lanternino ha rischiarata la via ai posteri bisognosi.
Però, i contemporanei nostri sono i veri scopritori del metodo sperimentale. Il nobile e dignitoso esempio di San Tommaso è divenuto il punto d'appoggio della vita moderna. L'arte ha approfittato, al pari della scienza, di queste nuove tendenze. Ormai, la prova è il perno sul quale gira la società e non credo che esista un individuo così ingenuo da prestar fede agli uomini prima d'averli esperimentati. Si può dire, senza tema di diventare paradossali, che non l'uomo crea le azioni, ma queste l'uomo. Infatti noi attendiamo serenamente che un numero sufficiente d'individui giudiziosi e stimati nel quartiere ove abitano, abbia riconosciuto in modo definitivo la virtù o la degradazione di un uomo per innalzarlo alle stelle o buttarlo ignominiosamente nel baratro del pubblico disprezzo. Dalle aule dei tribunali si esce candidi o macchiati, come dalle colonne dei giornali si esce gloriosi o geni incompresi: questi sono i meravigliosi risultati del metodo sperimentale.
| |
Diogene San Tommaso
|