In tal modo, son riuscito a costruirmi un campo mio d'idee, un giudizio della vita, che si avvicina alla realtà sin quasi a toccarla.
Sulle panche del collegio m'ero già persuaso, benchè ancor giovinetto inesperto, che lo studio è una specie di marionetta, i cui fili sono tirati da qualche povero diavolo, che ha bisogno dello stipendio di professore per vivere, a istigazione di un certo numero di persone, tra le quali si divide e si avvicenda il potere e il favore popolare, e che appunto per questo hanno bisogno di proseliti forniti di cognizioni sufficienti per eseguire i loro ordini. Più innanzi con l'età, mi accorsi che la poesia è un abbaiare di cani alla luna, che l'amicizia è un mutuo contratto e che il miglior amico è quello, che ti prende o i denari o la moglie o la riputazione. Escludo i presenti, naturalmente. In una parola, ho data una caccia spietata alle illusioni e mi sono costituito il disilluso per eccellenza.
L'amico Bob tacque per un istante e mi guardò con una cert'aria soddisfatta, che mi dimostrava come non fosse completamente spenta in lui l'illusione dell'amor proprio. Poi, continuò a parlare:
- Messo da parte ogni falso concetto e riconosciuto che l'uomo è semplicemente una bestia interessata, cosa che lo distingue dalle altre bestie più dello sviluppo del cranio e del non possedere piume sul corpo, mi restava da studiare la donna. Il problema era, non dico più complicato, ma più difficile a risolversi, poichè interessa uno dei nostri più forti istinti, quello, che i poeti chiamano amore e che io direi maggio perpetuo, se il mio rispetto per gli asini non me lo impedisse.
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Bob
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