La sera stessa venne il brigadiere Lorgna a fare ossequio al Savio alla scrittura, e si combinò subito per verificare la scuola ed incominciare gli esami lo stesso giorno seguente. La sera poi il Savio andò alla comedia al Nobile Teatro ed il vescovo mandò il suo nome a casa Zorzi"(41).
CAPO III.
Ufficiali grandi e piccini.
Perduto è quell'organismo il cui cuore si attarda di spingere il sangue nelle vene. Ed il cuore ed il cervello si erano da tempo intorpiditi nell'esercito della Serenissima nelle persone de' suoi generali.
Quando il brigadiere Fiorella(42) nella notte dell'8 agosto 1796, all'avanguardia della divisione Serurier, reduce dalla vittoria di Castiglione si riaffacciava a Verona abbandonata giusto una settimana innanzi per rioccuparla d'ordine di Buonaparte, il generale Salimbeni comandante di quella piazza indugiò alquanto nel riaprire ai Francesi la porta di San Zeno. Il brigadiere Fiorella l'abbattè allora con alcune volate di mitraglia, e si trovò comoda scusa per il ritardo dei Veneti di rovesciare la colpa sulla tarda vecchiaia del Salimbeni.
Questo generale - si disse - oramai ottuagenario, incapace di montare a cavallo, costretto a servirsi di un carrozzino(43), non poteva trovarsi ovunque in quel trambusto della notte dell'8 agosto. E Buonaparte lieto delle riportate vittorie e del riacquisto di Verona, non fece gran caso di questi fiacche scuse dei Veneti, ondeggianti tra gli Austriaci padroni dell'interno della città ed i Francesi padroni delle campagne, oscitanti tra i vincitori ed i vinti.
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