In quell'anno 1794 si ristabilirono pure le mostre generali, si completarono i ruoli sotto la responsabilità dei singoli rappresentanti e capi di provincia nonchè di 2 colonnelli delle cernide oltre Mincio ed in Terraferma e di 4 ufficiali dello Stato Generale all'uopo prescelti dal Savio alle Ordinanze, pure due per di qua e due per di là del Mincio; infine si ristamparono le norme della "Elementar istruzione ad uso delle cernide" edite nel 1763(130).
Sempre però ligio al concetto fondamentale dell'amalgama - da attuarsi cautamente e circospettamente - il Senato aveva prescritto di escludere al possibile i volontari dalle nuove coscrizioni, sia perchè il vocabolo aveva troppo sapore di giacobinismo, sia perchè ammettendo i volontari medesimi quella suprema magistratura temeva che l'istituto tradizionale delle cerne tralignasse con troppo rapida vicenda nel campo dei fautori delle nuove milizie.
Intanto su questo terreno delle mezze misure il tempo passava veloce. Scoccati due anni dalla coscrizione delle prime cerne con ferma biennale, nella primavera del 1796 convenne provvedere ad altre levate in Terraferma ed Oltremare(131). I ruoli ben preparati dai merighi, o capi plotoni delle cerne, dovevano rimanere esposti nelle chiese per 8 giorni almeno prima della rassegna e del sorteggio, onde aprire l'adito ad ognuno di produrre i propri gravami, o titoli di esenzione. Per coloro che comunque avessero beneficiato di questi ultimi, il Savio aveva in animo di adottare una speciale tansa, o tassa militare alle ordinanze, sicchè riducendo i gravami personali allo stretto indispensabile, o magari sopprimendoli, il passo verso una coscrizione regolare e perfino verso una leva in massa sarebbe riuscito semplice ed agevole(132). Ma il tempo per attuare tali riforme mancò.
| |
Mincio Terraferma Stato Generale Savio Ordinanze Mincio Senato Terraferma Oltremare Savio
|