Un capitano mi ha permesso di esaminare i suoi pezzi e mi spiegò tutte le innovazioni delle nuove artiglierie di Francia.
Si ottiene tutto da essi con la civiltà e con la franchezza. La disciplina di questa armata è tutta di una nuova natura, e non è veramente in vigore se non quando i soldati si mettono sotto le armi. Dormono sempre allo scoperto e senza tende, passano i fiumi di poca larghezza sempre a nuoto ed i loro ufficiali di fanteria, fino al capitano incluso, marciano a piedi alla testa dei loro uomini. Ufficiali e soldati tutti portano delle bisacce sul dorso, essendo assai piccolo il numero dei domestici permessi dalle loro ordinanze militari....
Bisogna ora fare un succinto ritratto del generale Buonaparte. La sua statura è al disotto della mediocre, viso scarno e pallido, occhio vivace, corpo esile. È assai composto di sua persona e molto riflessivo. Egli dà ordini così chiari e precisi ai generali subalterni, che ad essi poco o nulla rimane da aggiungere. Conosce siffattamente la forza delle sue armate, anche nelle più diverse posizioni di manovra, che a memoria ed in un istante egli ne ordina i movimenti senza per ciò ricorrere ad altri aiuti.
Buonaparte è fertile in progetti che sa condurre a fine sempre per li modi i più semplici. È risoluto nell'operare ed ama in sommo grado la gloria, e la lode.
Così lo ho veduto e così me lo hanno dipinto i suoi ufficiali ed i suoi soldati
(138).
Con questa confusa visione di un esercito dell'avvenire levato dalla nazione e per la nazione, pulsante della vita, della volontà e della forza cosciente di quest'ultima di cui rappresentava il fiore; con l'imagine davanti agli occhi di un esercito condotto da un generale come Napoleone Buonaparte, amante al sommo della gloria e della lode, cadeva l'esercito veneto dei soldati di mestiere per lasciare il posto al nuovo, sull'esempio di quelli che dalla Francia venivano allora ad affacciarsi alle lagune di Venezia.
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