Altri operai - pure ascritti al Reggimento Arsenal - si occupavano di "filar canape e formarne gomene, alla qual cosa era destinato un luogo che č bensė dentro il circuito dell'Arsenal, ma separato da esso in modo che con quello non abbia comunicazione veruna"(156). Questa era la Tana sopranominata, laboratorio, deposito di cānapi e magazzino di legname da lavoro e di altri attrezzi marinareschi, governato dagli appositi visdomini, o sottointendenti.
Era questa Tana un vasto locale lungo 400 pertiche, governato di un magistrato apposito, e non lungi da esso si ergeva il real naviglio del Bucintoro, che una volta all'anno, la vigilia dell'Ascensione, usciva fuori dell'Arsenale per far di sč bella mostra il dė seguente, "nel pių bello di tutti gli spettacoli che si possano mai vedere in qualunque parte del mondo"(157).
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Il magistrato all'artiglieria aveva giurisdizione sull'Arsenale insieme agli altri colleghi(158), ma l'opera sua si esplicava pių particolarmente rispetto al reggimento all'Arsenal, mentre quella del sopraintendente, o del brigadiere dell'arma, si riferiva in modo speciale al reggimento artiglieria.
Quel magistrato teneva infatti i ruoli dei "fonditori, carreri, fabbri, tornitori ed altri uffiziali unicamente dipendenti da esso", aveva in consegna i parchi dei cannoni di bronzo e di ferro, le munizioni, le bombe, gli apprestamenti d'ogni genere ed i salnitri. Funzionava adunque, sotto questo punto di vista, da ufficio burocratico ed amministrativo; cōmpito non lieve nč facile quando si pensi allo svariatissimo numero di bocche da fuoco che la Repubblica manteneva ancora in servizio alla sua caduta, claudicanti sui letti che invano attendevano l'opera riparatrice e rinnovatrice della ditta mercantile Spazziani.
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