Riparto di Levante. - Presidi, numero 24(227). A terra, uomini 3326. Sulle navi, nomini 1683(228).
Riparto di Dalmazia. - Presidi, numero 49(229). A terra, uomini 2761. Sulle navi, uomini 255.
Riparto d'Italia. - Presidi, numero 43(230). A terra, uomini 2141. Sulle navi, uomini 453. Riparto del Golfo. - Presidi, numero 2(231). A terra, uomini 197. Sulle navi, uomini 460.
Nell'interno dei corpi le guarnigioni di solito erano distribuite in giusta misura, con senso di equità e di equilibrio tra i buoni ed i cattivi distaccamenti, e con riguardo ai turni destinati a ristabilire l'equilibrio in questa necessaria altalena di "bona mixta malis" delle guarnigioni degli eserciti a base nazionale. Pochi erano invece i corpi che avevano tutte le compagnie raccolte in una medesima sede, o riparto territoriale, e ciò dipendeva ordinariamente tanto da necessità di transito da un riparto all'altro (Lido-Padova-Zara), quanto da convenienze particolari d'arma (corazzieri, croati, travagliatori, invalidi etc.).
Nel piedilista del V settembre 1776(232) - uno dei più accurati della specie - risulta infatti che, dei 18 reggimenti di Fanteria Italiana, 14 avevano le proprie compagnie tutte riunite nell'interno di uno stesso riparto, che i rimanenti reggimenti le avevano frazionate, e che tutti i corpi di Fanti Oltramarini all'infuori di due(233) si trovavano con le proprie unità sparpagliate tra la Dalmazia, il Levante, l'Italia ed il Golfo.
Della cavalleria veneta, il Reggimento di Corazze aveva le sue sei compagnie tutte in Dalmazia, quello di Dragoni era per intero dislocato in Italia.
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