.. avezzandoli a mirare con franchezza, a non torcere in verun modo la testa, a non muovere nè il corpo nè il fucile, perchè ogni piccolo moto può alterare la direzione del colpo. Allorchè poi questo vada a maggior distanza, si insegnerà ai soldati a premere bene col calcio la spalla nell'atto di far fuoco"(245).
Gli esercizi del fuoco erano preceduti dal movimento di base del preparatevi. A tale comando il fucile si portava presso a poco nella positura di "presentat-arm" e da questa si armava il cane, premendo con il pollice della mano destra sul vitone del cane medesimo. Ciò fatto si passava al secondo movimento, cioè all'impostatevi, portando il piede destro un palmo dietro al sinistro e volgendo il corpo verso destra, in guisa da "metterlo a mezzo profilo". Così si spianava l'arma "appoggiando la guancia destra sul calcio, chiudendo l'occhio sinistro per potere aggiustatamente mirare col destro lungo la canna l'oggetto che si vuole colpire.... Quando non sia determinato questo oggetto da prendere di mira, il soldato farà cadere la bocca del fucile al livello circa degli occhi".
I tempi della carica erano laboriosissimi. Al comando di pigliate la carica il soldato estraeva dal tasco (cartucciera) una carica, bene avvertendo "di aprirlo in mezzo e non da fianco per ritrovarla più facilmente"; quindi portava la detta carica alla bocca, ne strappava la carta con i denti sino a scoprire la polvere aiutandosi per ciò con uno "sforzo della mano verso la sinistra". Ciò fatto si poneva mano al focone chinando la testa per poterlo bene innescare, quindi si chiudeva la batteria e si impugnava con la destra il fucile verso la bocca, "in modo che il calcio poggi a terra accosto al piede sinistro, la cartella sia in fuori, il fucil tocchi la coscia sinistra e la bocca resti dirimpetto alla spalla destra, impugnato con la detta mano destra".
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