(50) Il nome di alfiere deriva manifestamente dal latino aquilifer, titolo e grado di colui che, nelle antiche ordinanze romane, portava l'aquila, insegna principale della legione. Nella milizia moderna si tramandò il nome per designare l'officiale incaricato di portare le insegne di una compagnia di fanti. In cavalleria l'alfiere prendeva il nome di cornetta, dalla piccola insegna quadra oltre volte usata in quell'arma.
(51) Non esisteva correlazione gerarchica tra i gradi dell'esercito e quelli della marina veneta repubblicana. Il grado di alfiere, o di cornetta, corrispondeva però in qualche misura a quello di nobile in nave, che rappresentava il primo gradino della gerarchia degli ufficiali di vascello. Il grado di sopracomito, secondo nella scalèa, disponendo del comando di una nave (ordinariamente una galera) eguagliava, sotto qualche rispetto, quello del capitano comandante di una compagnia di fanti oppure di una compagnia di cavalli.I gradi più elevati della marina, quale il governatore di galeazza, il governatore dei condannati (o ispettore alle ciurme ed all'armamento delle navi), il capitanio del Golfo, o comandante della squadra adriatica, sottoposti a loro volta al capitanio generale, al provveditor dell'Armata, al patron delle navi, all'almirante, al capitan delle navi ed infine al provveditore generale da Mar, non avevano riscontro approssimativo nei gradi dell'esercito.
(52) Legge di Ottazione per la promozione degli uffiziali e bassi-uffiziali nei Reggimenti Italiani, Oltramarini, Cimarioto, Croati a cavallo, Corazzieri, Dragoni, al servizio della Serenissima Repubblica di Venezia.
| |
Golfo Armata Mar Legge Ottazione Reggimenti Italiani Oltramarini Cimarioto Croati Corazzieri Dragoni Serenissima Repubblica Venezia
|