(64) Pubblicata nel 1779, in folio, col titolo: "Le Artiglierie Venete, fatte incidere in rame dall'Ispettore generale Domenico Gasparoni."
(65) Il manoscritto trovasi al Museo di Padova (Biblioteca).
(66) FILIPPO NANI MOCENIGO - GIACOMO NANI. - Memorie e documenti. - Venezia, 1893. L'opera della "Milizia Veneta aveva il seguente motto: "Non ci può essere piano militare che sia acconcio a combattere una malattia puramente morale e politica".
(67) Erano 43 ufficiali che Angelo Emo aveva elevato al grado superiore, con il consenso del Senato, per benemerenze acquisite nelle campagne di Tunisi e di Algeria. Essi furono distribuiti in soprannumero tra i diversi corpi, ma poi ricollocati in congedo per mancanza di posti. Questi ufficiali reclamarono vivacemente ed infine, nel 1795, ebbero dal Senato dei posti al governo delle piazze e delle fortezze. (Delib. Senato Militar. 1795. Filza 146).
(68) Il zecchino era pari a lire venete 22, e la lira veneta a soldi 20 (Italiane lire 0,5228).
(69) Delib. Senato Militar. 1793. Filza 139.
(70) Delib. Senato Militar. 1790. Filza 130.
(71) Panno assai leggero (rarus).
(72) "Riconoscendo buona la pratica - diceva un Senatoconsulto dell'anno 1769 - seguita dalle estere truppe di porre un segno distintivo di reggimento, e non essendo quello sufficiente della diversità dei mostrini (mostreggiature) comunemente usato, il Senato emette l'avviso che con il numero impresso sui bottoni ai debbano distinguere i 18 reggimenti italiani" (Delib. Senato Militar. 1789. Filza 127).
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