(73) Delib. Senato Militar. 1790. Registro n. 29. Decreto 29 aprile 1790. Si noti l'analogia di tali distinzioni di grado usata dagli ufficiali Veneti con quella tradizionalmente adottata dagli ufficiali dell'esercito del Montenegro. Presso di questi i segni del grado si portano sul berretto, e sono: ufficiali generali, scudetto d'oro dalle insegne principesche; maggiori scudetto d'oro con le scimitarre d'argento; ufficiali inferiori scudetto d'argento con le scimitarre d'oro.
(74) Dalla fiscalità amministrativa militare dell'epoca ai erano da qualche tempo affrancati gli eserciti di Luigi XV. Sotto il regno di questi venne regolata l'amministrazione dei reggimenti, la proprietà delle compagnie fu tolta ai capitani, un ufficiale contabile venne infine assegnato presso ciascun comando di corpo.
(75) Collegio Militare di Verona. Busta 241. Relazione del Savio di Terraferma alla Scrittura M. A. Priuli. Intorno ai particolari di questa avventura, si veda: E. BARBARICH. "Una scuola di artiglieria e genio sotto la Serenissima Repubblica" (Rivista di artiglieria e genio - Luglio, agosto 1908).
(76) Inquisitori di Stato. - Lettere dei rettori di Verona, 1781-1787. Busta n. 110. - Idem. Dispacci dei rettori di Verona, 1785-1788. Busta n. 367.
(77) Carteggio citato.
(78) Erano Girolamo Diedo, Angelo Maria Gabriél e Giovanni Sagredo. Sulla loro opera di repressione delle logge massoniche in terraferma, si veda: ROMANIN. Storia documentata dì Venezia, Tomo VIII, Capo VIII, pag. 272, 399.
(79) Collegio Militare di Verona.
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