Giornalmente dovevano inoltre versarsi nei magazzini del commissario Gachet, a Verona, 60 carri di fieno di 100 pesi ciascuno, 40 carri di paglia pure di 100 pesi ognuno, 550 stara di avena, oltre un'aliquota di generi diversi per i bisogni impreveduti. Il 4 luglio, il nominato commissario francese impose d'urgenza la fornitura di 12.000 sacchi di farina. (Carteggio del Provveditore generale in Terraferma Nicolò Foscarini. Filza n. 2. Senato Secreta III). Il 10 luglio doveva funzionare in Brescia un ospitale da 200 letti, per il quale argomento si dovevano accordare assieme il commissario generale francese Flament con il segretario Sanfermo, un cancelliere ducale ed il colonnello d'artiglieria veneta Fratacchio. (Carteggio citato)
(86) FOSCARINI. - Carteggio citato.
(87) La lettera reca la intestazione che segue: Quartier General de Veronne, le 20 Messidor de l'An IX de la Republique Française, une et indivisible. È annessa alla Filza n. 2 del citato carteggio del Provveditore Nicolò Foscarini.
(88) Loc. cit.
(89) Intorno alle Pasque Veronesi si consulti - tra le fonti più recenti - il libro del BONNEFONS: La chute de la Republique de Venise (1780-1797). Librairie Académique Perrin, Paris, 1908, pag. 225 e sgg.
(90) Capitolazioni. - Delib. Senato Militare 1785. Filza 118.
(91) Carlo Marchiondi, eccellente ingaggiatore di fanti oltremarini, trovasi citato a titolo di onore nel carteggio del Senato fino dall'anno 1783, perchè in quattro anni era riuscito a condurre sotto le venete insegne oltre 5000 reclute, numero doppio del richiesto dal Savio di Terraferma alla Scrittura.
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