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      .. il capriccio innocente, ed il desío di rapina un giorno glielo distruggerà ed ella andrà poi gemendo per gli spazj raccontando all'aria la sua sventura, e la storia dei diletti che generano le colpe; ridi e folleggia!... prima che il dolore impallidisca il vermiglio della tua guancia, prima che il pensiero appanni la tua fronte!... Spendi i palpiti del tuo giovine cuore prima che la disilusione te li inaridisca nel petto!... Godi, o fanciulla!... Vita suona godere... tardo e vano il pentimento, che guarda alle sperse rose sulla via che si è percorsa... Pazzia seguire ombre fallaci, come il fanciullo la variopinta farfalla, che lasciata la sua bella veste sulle sue dita, muore prima ch'ei gioisca della sua preda!... Ridi e folleggia, fin che ha un lampo sereno il tuo ciglio, il mondo è tuo!... cogline i diletti, come cogli il fiore che attira il tuo sguardo e t'accende nel cuore il fuoco del desiderio!... Ape leggiadra, t'aggira pel giardino della vita, ornato d'altari e di croci, canta alla vita ed alla morte la tua canzone, poi, fenice dell'ali dorate, fatti un rogo di vimini olezzanti e coll'ultimo tuo canto preluditi la tomba!
     
     
      CAPITOLO SECONDO
     
      Adelia.
     
      Figlia di agiati genitori, orfana del padre sino da quando col suo infantile sorriso volse intorno lo sguardo sitibondo d'amore, Adelia crebbe, e carolarono presso alla sua culla, figlie dell'amore, sotto veste d'angioli che Iddio intreccia ai sogni soavi dell'innocenza, le vaghe forme di tutte quelle cure tenere e sante in cui si svolge il cuore di una madre!


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Adelia
di Ulisse Barbieri
1867 pagine 26

   





Adelia Iddio