.. Genuflessa innanzi l'immagine che sua madre, sin dall'infanzia le insegnò a pregare, ella prega e confonde alle parole rotti singulti... per chi prega essa?...
Le visite di Carlo si son fatte più rare... «La nostra posizione ha bisogno di circospezione» susurra egli all'orecchio della giovinetta, il cui sguardo supplichevole gli domanda un istante di sosta... una parola di più, un accento, di cui ha tanto bisogno!...
Un sinistro presentimento getta la tempesta in quel povero cuore, un terribile pensiero la spaventa... chiusa nella triste calma d'un dubbio, che la martora, ella struggesi sotto gli sguardi di colei che daría la sua vita per veder rifiorire sul suo volto quel sorriso che tanto la faceva altre volte beata!...
Passano i mesi, e col fuggire rapido di essi, cresce la cupa melanconia d'Adelia... un non so che di vago... di incomprensibile la agita, la turba... Quasi con più timore che slancio, ella fissa i suoi occhi in quelli di Carlo... le dolci parole della madre sono strali che le passano il cuore.... ella china il capo quando essa, favellandole amorosa, gli si siede appresso... un pallore repentino gli pinge il viso, poi un rossore febbrile vi va succedendo.... Forse che più non l'ami?... che le sue cure gli siano incresciose?... Ella non amarlo!... ella?... Quel cuore sì tenero, sì dolce!... ella che daría la sua vita per poter alietare d'un ora quella di lui!.. o per allungarla d'un atomo!...
«Egli mi deve amare!... mormorò un giorno fra sè!... Che che debba avvenire è d'uopo che egli sappia.
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Adelia
di Ulisse Barbieri
1867
pagine 26 |
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Genuflessa Carlo Adelia Carlo
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