GLIINCENDIARI DELLA COMUNE
OLE STRAGI DI PARIGI
ED ILGOVERNO DI VERSAILLES
NARRAZIONE STORICADOCUMENTATA DA RELAZIONI PARTICOLARI AVUTE DOPO I COMPIUTI AVVENIMENTI
E DALLE CORRISPONDENZEDI
PETRUCELLI DELLA GATTINAillustrata da parecchi ritratti dei Capi della Comune
MILANOPRESSO LEGROS FELICE EDITORE
Via S. Sofia, Num. 29
1871.
CAPITOLO PRIMO.
Sordi fremiti.
È una mesta sera. Il cielo è sereno, ma la serenità non è negli animi... Parigi è cupo... a guardarlo fa paura. Lo diresti un vulcano nel cui seno si sente ribollire la lava... Quei fremiti sono poca cosa - parole sussurrate a bassa voce - radunanze segrete tradite da un lume che si vede tremolare dalle chiuse persiane d'una casa che diresti deserta. Sono crocchi che si formano qua e là, sono voci di tradimenti - minaccie di vendetta!... Impazienze frenate a stento. I cittadini armati stanno di guardia ai cannoni di cui è munita la cinta, paurosi di lasciarseli togliere... o negli animi si agita un sinistro presentimento che dice - tutto non è finito.
L'Assemblea Nazionale
Il 12 febbraio si radunò la nuova Assemblea Nazionale in Bordeaux nel teatro della commedia.
La bella città che si specchia nella Garonna, e pare superba della operosità del suo commercio, della bellezza delle sue contrade, della sua vita infine, era così gremita di gente che o non si trovavano alloggi, o si avevano a prezzi favolosi.
La piazza della Commedia era fino da mezzodì piena di spettatori che vi si erano recati per veder passare i rappresentanti.
Alcuni picchetti ed un cordone di guardia nazionale posti davanti al teatro, permettevano ai deputati il libero accesso alla sala.
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