La maggior parte degli eletti sono perfettamente sconosciuti alla popolazione. - Sulla piazza si additano con qualche interesse, Thiers, Arago!... ed alcuni altri ancora - si cerca con avido sguardo uno sopra tutti: Gambetta.
Tutte le preoccupazioni si fermano su questi tre personaggi. - La folla però non è che fredda.
I deputati vi stavano alquanto a disagio. Essi occupano tutta la platea e le loggie del contorno, per cui la circolazione ne resta difficile. Molti di essi hanno fatto inchiodare le loro carte sulle seggiole, ma i migliori posti, come sempre, sono per i primi arrivati.
La loggia di proscenio del pianterreno a sinistra è assegnata ai redattori del resoconto ufficiale. Quella di destra è occupata dagli stenografi. Ai giornalisti sono destinati una cinquantina di posti nella grande loggia della prima galleria.
La seconda galleria ed il loggione sono riservate al pubblico.
Nel grande ridotto è stata disposta un'immensa tavola rotonda, coperta da un tappeto verde.
Nel mezzo vi è la seggiola del presidente che sarà occupata provvisoriamente dal decano d'età.
Le due scale che conducono al ridotto sono salite e discese da deputati che non si conoscono tra di loro e che si incontrano salutandosi appena.
Quelli che appartengono alle vecchie assemblee formano un gruppo; essi hanno presa immediatamente conoscenza dei luoghi, vanno alla questura, chiamano gli uscieri per nome e danno con confidenza i loro soprabiti agli inservienti. I nuovi eletti si mostrano invece più timidi e forse un po' imbarazzati.
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Thiers Arago Gambetta
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