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      Onta a coloro che tanto in basso hanno spinta quanto potevano sublimemente sollevarla!...
      L'entusiasmo che può salvare un popolo è però tal cosa che guai a non saper cogliere in tempo!... Guai se la riflessione rompe l'incantesimo d'un sogno!... L'uomo che saprebbe ora morire sopra una barricata, se anche la fame lo sfinisse, forse perchè nella stessa disperazione trova la fonte del suo coraggio, domani potrebbe entrare furtivo da una porta e rubare quel pane che ieri era orgoglioso di non poter portare alle labbra! I saccheggiatori di Belleville potevano essere eroi! Coloro che saranno i proscritti di domani, quando il governo di Versailles avrà stabilito ciò che egli chiama l'ordine, sarebbero stati forse i martiri dei cui nomi la Francia avrebbe illustrato un nuovo monumento... Fosse pure stato quel monumento una lapide sepolcrale!
      Gustavo Flourens che cade scannato dai soldati di Versailles, non sarebbe forse caduto, novello Leonida, sugli spaldi dell'ultimo bastione di Parigi?... difendendo l'ultima barricata dall'invasione?...
      I suoi soldati non avrebbero forse intorno a lui, formidabile barricata umana, stesi i loro corpi insanguinati?
      Sì! di questi soldati che si difendevano palmo a palmo, vita per vita, si poteva farne gli stessi difensori di Parigi contro l'assalto di un esercito straniero. Le donne che si armarono per difendere i loro fratelli ed i loro mariti si potevano armare per una ben più santa causa, e quel delirio di morire piuttosto che di cedere che ha invaso gli animi in questo ultimo e fatale periodo della rivoluzione di Parigi poteva armare tante braccia da offrire alla libertà francese una superba ecatombe di martiri.


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Gli incendiari della Comune
di Ulisse Barbieri
Legros Felice Milano
1871 pagine 143

   





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