Ivi si effettua ogni volta la carica dell'enorme cannone.
Un vaporetto non armato, facente servizio di battello esploratore, circola in mezzo alle barche, portando gli ordini e raccogliendo le indicazioni sul tiro, di cui gli ufficiali sorvegliano esattamente la precisione.
Durante la notte, questa piccola flottiglia aveva preso a bersaglio il Monte Valeriano, che in allora sturbava col suo incessante fuoco le batterie della Muette e del bastione d'Auteuil. Il cannoneggiamento durò senza interruzione cinque ore di seguito, e verso il mattino il fuoco del Monte Valeriano si è rallentato.
Oggi le cannoniere eseguirono una girata di bordo senza essere inquietate, e i loro cannoni furono puntati sul castello di Meudon e sulle alture boschive di Sèvres. Queste posizioni furono bombardate senza posa, segnatamente il terrapieno del castello di Meudon, a motivo dei lavori che vi si suppongono in corso. Abbiamo potuto vedere più volte le granate a scoppiare sul terrapieno stesso, oppure ad una distanza piccolissima, ed ogni volta l'equipaggio federale, riunito sul ponte del battello, applaudiva.
I Versagliesi che si erano impadroniti del cimitero d'Issy ne furono scacciati. Nuovi lavori rendevano formidabile quella posizione mantenuta dagli insorti a tutta oltranza e con tale coraggio da far comprendere ai signori di Versailles cosa fosse quel branco di miserabili e di vigliacchi, come il signor Thiers ostinavasi a qualificare i federali.
Il formidabile cerchio però delle truppe del governo di Versailles stringevasi come le spire d'un serpente intorno alla città.
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