Il 1815 inaugurò il sistema costituzionale inglese. Il 1830 introdusse il sistema elettivo del re, la libertà di coscienza e dei culti, questa fatale libertà della stampa che tutti ammettono, quando sono nel partito dei vinti, tutti manomettono, vincitori; tutti credono necessaria e tutti conculcano; tutti promettono e tutti violano, di cui tutti si servono e di cui vogliono orbare altrui; cui tutti assalgono e da cui tutti sono vinti.
Il 1848 lasciò in retaggio il suffragio universale.
Il 2 dicembre esso stesso organizzò il socialismo cesarico che diventerà il socialismo economico quando si sarà trovata l'armonia degli interessi. Il 4 settembre ha colpito a morte la dittatura imperiale, e resa la libertà e la moralità al suffragio universale. E il 18 marzo ultimo è stato l'origine della libertà municipale di cui è oggimai dotata la Francia, e di cui fece uso nelle elezioni del 30 aprile.
La Francia non vuol vedere naufragare di nuovo queste così costose e tanto insanguinate conquiste, e si pronunzia pel regime repubblicano, la di cui essenza è di conservarle.
Il voto dei cantoni rurali può aver diverso significato. La Vandea, la Brettagna, la Sologna, i dipartimenti neri insomma, i dipartimenti clericali possono esprimere altre tendenze, incoraggiare l'Assemblea di Versailles ad un colpo di stato monarchico cattolico. Ma un regime qualunque, che ha contro di sè le città, non è vitale, e proclamarlo non significherebbe altro che mettere all'ordine del giorno una nuova rivoluzione, una nuova guerra cittadina.
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