Una o due portavano i segni delle granate, ma il fatto che quasi tutte rimanessero illese prova che l'artiglieria versagliese sapeva dirigere benissimo i suoi colpi. La popolazione sulla via di Sèvres tenne aperte le botteghe in mezzo ad un terribile fuoco. Soltanto due o tre case erano chiuse perchè facevano un angolo pericoloso alle batterie di Meudon. In una di esse s'era scritto: fermé pour cause du bombardement. Fra le ultime case ed il bastione, ad una distanza di circa 100 metri da quest'ultimo v'erano le trinciere costruite dalle truppe. Esse erano munite di buoni gabbioni, ed intorno v'era una grande quantità di fascine. I battenti della porta non esistevano più. Il ponte levatoio era pure fatto a pezzi. Il corpo di guardia cadeva in rovine, e la spianata da Point-du-Jour ad Auteuil era letteralmente coperta di frammenti di granate. Il parapetto era crollato, ma non vi era praticata una breccia, propriamente detta.
Passato il Point-du-Jour, le rovine vanno aumentando; dalla porta alla stazione ferroviaria non v'è neppure una casa abitabile; neppure tre hanno il tetto, e neanche una ha intatte le finestre ed i muri. Dal viadotto io potei distinguere un immenso incendio nelle vicinanze del Campo di Marte ed assistere al combattimento fra le truppe e gli insorti. Nella piazza della Concordia e la via di Rivoli presso il Trocadero, le truppe stanno colle armi a fascio dalle due parti della strada, ma lungo i quais non ha luogo alcun combattimento. Il generale Vinoy si è stabilito nel suo nuovo quartiere generale ed i 70 o 80,000 uomini già entrati in città sono reputati sufficienti per disperdere gli avanzi della Comune.
| |
Sèvres Meudon Point-du-Jour Auteuil Point-du-Jour Campo Marte Concordia Rivoli Trocadero Vinoy Comune
|