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      Gran numero di guardie nazionali hanno preso le armi nei quartieri vicini ai boulevard, ed ognuno veglia alla propria casa. Assicurasi anche che in più d'un punto sono le donne che hanno rinfocato la lotta e dato esempi di meraviglioso fanatismo.
      «Quale tremendo aspetto aveva Parigi, così deserto, devastato, forato, ognuna delle cui case era solcata da traccie delle palle!
      «In molti punti, la resistenza è stata delle più vive. Alla stazione Saint Lazare, alla Maddalena, alla via Lafayette si è combattuto con accanimento. Un lungo combattimento d'artiglieria ha avuto luogo da un capo all'altro della chausée d'Antin fra la barricata innalzata all'altezza della casa Bignon e le batterie poste allo square della Trinité.
      «Un incendio considerevole si sviluppò nel quartiere del Lussemburgo.
      «La fisonomia di Parigi era delle più tristi. Quasi completa ne è la solitudine. Gli abitanti ignoravano tutto meno quello che accade loro sott'occhio. Il maresciallo Mac-Mahon che evidentemente è in istato di giudicare della situazione, si è opposto, dicesi, alla pubblicazione di qualunque giornale».
      Dall'estremità occidentale di Parigi, il quadro delle rovine già ammucchiate dalla guerra civile o dalle faci degli incendiari è terribile.
      Auteuil più non esiste; Passy ha delle porzioni quasi interamente distrutte: l'orlo del bosco di Boulogne è quasi ridotto allo stato di terreno brullo. Il viale dell'imperatrice è nudo affatto.
      La parte sud-ovest dell'arco di Trionfo, compreso il bassorilievo, è più o meno mutilata da cima a fondo.


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Gli incendiari della Comune
di Ulisse Barbieri
Legros Felice Milano
1871 pagine 143

   





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