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      A mezzogiorno, la Bastiglia era occupata dalla truppa.
      Nella via di Rennes, la lotta fu terribile. A duecento metri dalla chiesa di Saint-Germain-des-Près, sette insorti, nascosti dietro materassi, fulminavano i soldati. Scoperti, furono fucilati. Alcune case più lungi, da un quinto piano, un insorto nascosto dietro un materasso ha dato la morte a ventun soldati; non si sapeva donde partissero i colpi, e quando si concepì il dubbio che escissero dalla finestra accennata, l'insorto erasi già salvato su pei tetti.
      I movimenti delle truppe erano regolati con ordine ammirabile. L'attacco facevasi su quattro linee, la prima fila faceva fuoco; una volta stanca, cedeva il posto alla seconda, e andava a riposarsi, e così di seguito.
      Per tutta la giornata, gli insorti lanciarono granate nella direzione del nuovo Opera; gli abitanti del quartiere furono costretti a rifugiarsi nelle cantine.
      Le barricate della Villette non poterono essere prese che a costo dei più duri sacrifizii.
      Alla mattina di sabato 27, fu presa la barriera del Trono, e dopo quest'azione, le truppe ebbero alcune ore di riposo.
      I forti del sud che resistevano ancora, si sono resi nella giornata di venerdì. È in seguito allo scoppio di una polveriera nella cinta di Ivry che i dragoni del generale du Barrail hanno posto piede a terra, e profittando del panico degli insorti, entrarono nel forte, ove riuscirono a mantenersi dopo una vivissima lotta.
      Nella notte di giovedì a venerdì avea preso fuoco il complesso di costruzioni, ove trovavansi i depositi e le officine della compagnia dell'est alla Villette.


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Gli incendiari della Comune
di Ulisse Barbieri
Legros Felice Milano
1871 pagine 143

   





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