- Molte case della Rue de Rivoli abbruciate, fra cui i magazzini di Pygmalion. - Hôtel de Ville e suoi annessi della piazza abbruciati; la caserma di dietro e la mairie, in piedi; alcune scheggiature nel campanile della chiesa vicina. - Corte dei Conti, co' suoi archivi e Consiglio di Stato, distrutti. - Cancelleria della Legion d'onore, abbruciata. - Ministero degli affari esteri, alcune brutte scheggiature nella facciata. - Biblioteca Mazarino, qualche vetriata rotta; le tinozze di petrolio erano già preparate, ma gli uomini non hanno lasciato il tempo di darvi fuoco. - Palazzo della zecca, vetri rotti. - Museo Carnevalet intatto. - Notre Dame, salva. Le seggiole ammonticchiate cominciavano già ad ardere, quando i praticanti di farmacia d'Hôtel Dieu sfondarono la porta e tirarono indietro i rimasugli infiammati. - Tribunale di commercio e Caserma dei pompieri, intatti. - Granaio d'abbondanza, incendiato. - Biblioteca dell'Arsenale, molto minacciata dalla vicinanza del Granaio d'abbondanza. - Gobenins, abbruciati senza che si possa dire fino a qual punto il fuoco abbia estese le sue devastazioni. - Avenue Victoire, e Boulevard Sébastopol, abbruciate le prime case della Rue Saint-Martin che formano uno dei lati della Tour Saint-Jacques. - Deposito delle carte e piani della Marina, Rue de Lille: salvo, ma spogliato de' suoi cannochiali e cronometri. - Museo, rispettato. Archivi nazionali, soltanto qualche scalfitura dalla parte di Rue de Chaume. È il solo stabilimento in cui la bandiera a tre colori sia rimasta fino al 23 maggio.
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