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      Gli ufficiali poi erano sempre bravamente alla testa.
      A mezzodì, i federali si erano tutti ritirati dietro le barricate. Verso le due, il cannone pigliò la parola e si potè così specificare ove il combattimento ferveva.
      Terribilissimo era nella rue du Bach, nella rue Royale, dirimpetto alla piazza della Concordia, sulla parte della ferrovia di cintura che dalla porta di Saint-Ouen va alla porta Saint-Denis, e di dove si era contornato Montmartre, prendendolo per di dietro, dove aveva cominciato a fortificarsi di fretta e furia quando già il nemico si avanzava. Ed il nemico aveva oramai tutte le entrate libere, poichè i federali si concentravano nel centro della città, asserragliato di una rete potentissima di barricate.
      L'assalto a fondo delle barricate cominciò il 23, verso le due, preceduto da un diluvio terrificante di palle di cannone, di mitragliatrici e di obici, che piovvero sulle barricate e nelle case di dove i federali sostenevano la battaglia. Ciò durò fino alle cinque, altrove più tardi. Poi il cannone si acquetò e ricominciò la fucilata. Si sarebbe detto una cascata di scoppi, il crepitamento dell'incendio messo ad un bosco le di cui fronde non sono ancor secche. Gli obici avevano sloggiati o uccisi i federali che tiravano dalle case e vi avevan messo l'incendio. La moschetteria spazzava quel resto di uomini, che la barricata sconvolta e sfondata, si tenevano ancora intrepidi dietro un alcun che di riparo, e rispondevano alla baionetta.
      I federali si ritirarono allora alla barricata intatta più lontano.


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Gli incendiari della Comune
di Ulisse Barbieri
Legros Felice Milano
1871 pagine 143

   





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