Quelli che, feriti o prigionieri, caddero in mano dei soldati, furono fucilati immediatamente. Nella corte del ministero dell'interno ho veduto io ieri due enormi carretti pieni di cadaveri di coloro che la truppa aveva catturati o trovato feriti dietro la piccola barricata della strada di Grenelle. Ad alcuno non si era fatto grazia.
I giudici han talvolta idee sovversive di umanità, ed il militare, in generale sì bravo uomo nelle ore di pace, nella concitazione della guerra è feroce da far paura ad una tigre.
Mentre una divisione della truppa del generale Cissey s'impadroniva del ministero dell'interno e della mairie del 7° arrondissement, alle sei della sera, altra divisione dello stesso corpo, che era passata dai quais, malgrado i proiettili dei federali, veniva ad accampare nella strada dell'Università e bombardava il corpo legislativo.
Dietro le inferriate del cortile di questo stabilimento si teneva un gruppo di federali, il quale impediva l'accesso della piazza, e perciò l'avvicinarsi al ministero della guerra. Sotto l'attacco della mitraglia, i federali evacuarono il posto, uscendo dai quais, sotto la protezione del cannone delle barricate della Rue Royale e degli angoli della piazza della Concordia. I soldati si avanzarono ancora, ed a loro volta fecero una barricata singolare - con le tele delle tende legate a mucchi - dall'angolo della piazza di Bourgogne a quello del Corpo legislativo. La bandiera rossa però sventolò fino all'indomani sull'edifizio.
Un distaccamento di cacciatori procedè allora, dalla piazza degl'Invalidi, per la strada dell'Università, e venne ad occupare gli edifizi che attorniano la parte del ministero della guerra sulla piazza S. Clotilde.
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