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      La polveriera del Luxembourg salta, e con essa si affonda l'intera strada Vavin, e seppellisce vivo tutto ciò che viveva.
      L'attacco della Croix-Rouge comincia alle 2, ed alle 4 si dà l'assalto alla terribile posizione, di cui la chiesa di San Sulpizio è centro.
      Non entriamo in dettagli. Per comprenderli bisogna avere una pianta di Parigi sotto gli occhi, od avere abitato il luogo. Il sistema d'altronde è lo stesso; dovunque. La mitraglia della truppa mette fuoco alle case ove si annidano i federali per cacciarneli; questi mettono il fuoco in altri siti per formare, delle case che crollano, un ostacolo che arresti il nemico alle loro spalle. Per fortuna questi punti di concentrazione di difesa non sono numerosi perchè il numero dei federali è piccolissimo.
      La posizione di S. Sulpizio non fu pigliata il 24, ma la notte seguente. Il Luxembourg fu sorpreso. I distaccamenti del generale Cissey, che scendevano pei boulevard St-Jacques, non poterono nemmeno giungere a tempo per concorrere alla presa dell'Hôtel de Ville.
      I difensori della parte orientale delle alture di Montmartre erano respinti verso la Chapelle.
      I federali misero il fuoco alla prefettura di polizia. Ai prigionieri della Conciergerie furono aperte le porte; ma parecchi morirono, avviluppati nel nuvolo di palle dei combattenti. Il fuoco si appiccò al palazzo di Giustizia, e ve lo appiccarono forse i proiettili dei soldati. Ma la bella guglia della Cappella, che vi si attiene, sfrangia ancora l'azzurro.
      L'ora dell'Hôtel de Ville però era arrivata.


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Gli incendiari della Comune
di Ulisse Barbieri
Legros Felice Milano
1871 pagine 143

   





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