.. I navigli in pontoni... Quello che si è salvato dal piombo si inceppa... i fabbri ferrai hanno del lavoro!... essi fanno delle manette.
Sì... lo ha detto il signor Thiers... tutto è finito. Degli uomini della Comune non se ne parla già più... sono atomi scomparsi da quel grande tutto che ora come morto stagno vive una vita ebete ma nel cui fondo si agitano passioni e idee che verranno a galla in quel gran giorno in cui tutti i popoli si daranno la mano per avviarsi uniti in un solo pensiero, ad una sola meta.
La Comune fu un lampo!... ma il lampo si succede e lascia nell'aria quell'elettricità in cui si forma la folgore!... Quel lampo è balenato, e la folgore non farà attendere troppo a lungo il formidabile suo scroscio.
ULISSE BARBIERI
INDICE
CAPITOLO I.
Sordi fremiti. L'assemblea Nazionale.
CAPITOLO II.
Garibaldi all'Assemblea.
CAPITOLO III.
Ultime parole di Garibaldi in Francia.
CAPITOLO IV.
Ancora l'Assemblea di Bordeaux.
CAPITOLO V.
La Rivoluzione.
CAPITOLO VI.
Il trionfo della Comune.
Parigi giudicata da Petruccelli della Gattina.
CAPITOLO VII.
Le operazioni federali.
CAPITOLO VIII.
Le elezioni del 30 aprile.
CAPITOLO IX.
La colonna Vendôme e la casa di Thiers.
CAPITOLO X.
La Comune e Versailles.
CAPITOLO XI.
Le giornate di Parigi.
NOTA
(1) Gli eletti furono i seguenti: segue ciascun nome, il numero dei voti riportati.
1° Circondario (Louvre).
Adam (si dimise), 7272; Méline, 7221; Rochard, 6629; Barrè, 6294.
2° Circondario
Brelay, 7025; Loiseau-Pinson, 6922; Tirard, deputato (optò per la Comune) 6386; Cheron, 6068.
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