Pagina (158/304)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Imperocchè, già s'indovina, il giovinotto si disponeva a fare qualche cosa d'insolito. Era stato in forse, aveva titubato un istante; ma il desiderio aveva soverchiato la ragione, e si era mosso per tener dietro a madonna. Ella forse dal canto suo si aspettava cotesto; senza volerlo, senza avvedersene, aveva rallentato il passo. Arcani del cuore!
      - Perdonate! - disse il giovine, inoltrandosi verso di lei.
      La fanciulla si volse, cortese in atto, a guardarlo, aspettando che proseguisse. E così fece egli, dopo un istante di pausa, mettendo nelle sue parole tutto il dolce che seppe.
      - Madonna, è audacia senza pari la mia; fo male a trattenervi in tal guisa; ma siete così bella! -
      Un amabile rossore tinse d'improvviso le guancie della giovinetta, che fu confusa, non adontata, da quelle inaspettate parole. Tanto è vero, dopo tutto, tanto è vero quello che dicon gli sciocchi, che certi omaggi non tornano mai sgraditi alle donne! ma intendiamoci, purchè non siano buttati là da uno sciocco, e con sguaiata maniera.
      - Non vi offendete, vi prego; - incalzò il giovine tendendo le mani in atto supplichevole. - Ho a chiedervi cosa che troppo mi preme, ed una vostra umana risposta mi è necessaria. Infine.... ecco lo stato dell'anima mia. O voi siete madonna Nicolosina del Carretto, o ch'io sono il più sventurato degli uomini. -
      Queste parole furono dette con tanto candore e insieme con tanta foga giovanile, che ella aperse, in uno scoppio d'ilarità involontaria, le labbra e mostrò le trentadue perle orientali, legate nel solito corallo da quei gioiellieri bizzarri, che sono sempre stati i romanzieri e i poeti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Castel Gavone
Storia del secolo 15.
di Anton Giulio Barrili
Fratelli Treves Milano
1875 pagine 304

   





Nicolosina Carretto