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      È debito nostro di opporre all'assalto tutte le forze della povera chiesa di Cairo. So bene che le mie, particolarmente considerate, valgono poco, e forse ritarderanno l'arrivo. Non mi sarà doluto mai, come oggi, di esser vecchio e cadente. Ma verrò come potrò, e Dio misericordioso vorrà benedire i miei sforzi.
      - Io ti porterò sulle braccia; disse Marbaudo.
      - E noi tutti siam pronti a portarti, quando sarà stanco Marbaudo, gridarono parecchi cittadini, che erano accorsi alla voce del gravissimo caso.
      - Vedete? - riprese allora Luitprando. - Iddio stesso ci manda il soccorso, ispirando questi sensi al suo popolo. Andiamo, dunque, nel suo santissimo nome, e non si perda più tempo. -
      Alle parole del vecchio primicerio, tutti i canonici di Santa Maria indossarono il rocchetto e la stola.
      Uno dei chierici prese il secchiolino dell'acqua santa e l'aspersorio; un altro il sacramentario, grosso codice di pergamena, che era messale e rituale ad un tempo; un terzo prese la grande asta sormontata dal segno della redenzione, e s'avviò, per aprire la marcia.
      Al nostro canonico Ansperto piaceva poco la gita. Ma pensò che nella sua qualità di confessore della bianca Getruda avrebbero potuto consigliargli di andare lui solo. E questo non avevano fatto, i suoi buoni colleghi; avevano abbracciato in quella vece il partito di andar tutti.
      Così la numerosa compagnia diede un po' di coraggio ad Ansperto, che non fu degli ultimi a giungere sul colmo della collina, visitata dai diavoli. S'intende che non fece tutta la strada con le sole sue gambe.


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Il prato maledetto
Storia del X secolo
di Anton Giulio Barrili
Fratelli Treves Milano
1909 pagine 213

   





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