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      Ella gli scriverà quei mille nonnulla così graziosi, così cari, così confidenti! L'oubli seul sépare! E il mio pensiero?
      O mio tranquillo cimitero di Limbiate, ti amo! O miei boschi! o pini! - Purchè io sia tra voi o mi imagini di essere tra voi, il mio cuore si esalta, l'anima mia diventa buona, e nelle speranze di un di e nelle delusioni d'oggi, il mio desiderio è desiderio di pace e di amore, il mio ingegno si sveglia e mi tormenta e mi fa delirare sempre inconcreto, sempre senza via, sempre senza certezza di scopo. O mio cimitero! Ti vedevo tutti i giorni quando pensavo all'amore! Ti ricordo ogni volta che qualche amico ride o qualche femmina sogghigna! - Come si amano i propri dolori! - Il cimitero vecchio non serve più per le tumulazioni: ebbene amo già il nuovo, perchè presento che vi giacerò (non oso dire voglio giacervi): vi sono passato vicino tante volte st'anno guardando ai monti di Como, a Mombello, alla Chiesa dei frati, ai monti che ho contemplato mille volte al tramonto con dolci desideri di avere una casetta là e là. - Amo le strade infangate, le foglie cadute, le campagne brumose, la mestizia della solitudine e il luogo di pace... amo la mia memoria abbandonata, solitaria: mi sento sotterra, sento l'oblio, lo sfacimento.... Ella avrà dei figli, degli amici, la vita!...
      Mercoledì, 30. - Tutto è vuoto, senza scopo, senza soddisfazioni. Ieri ho visitato il cimitero degli stranieri! Come dormono bene le anime protestanti! "Thy will be done..." Come dormirei bene anch'io!


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Storia di un'anima
di Ambrogio Bazzero
Fratelli Treves Milano
1885 pagine 355

   





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