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      Non temo? Dio mi vede nell'anima.
     
      7 febbrajo. - "Je remercie l'ami de se souvenir de moi et l'auteur de me juger digne de l'apprécier: à tous deux je serre affectueusement la main.(7)"
      O Tintoretto, quanto mi costi! O Byron, o Goëthe, per leggervi ho speso un anno di fatiche e di illusioni e di delusioni! - L'amico si ricorderà sempre di voi.
      Questo amico che ha votato alla solitudine e allo studio gli anni più belli e più ardenti della sua giovinezza, colla sola gentile confidenza in Dio che un'anima di sorella ci poteva essere, la quale conoscesse le religioni del suo affetto e le febbri del suo povero ingegno, questo amico, qualunque sieno le circostanze della sua vita e della Vostra, vi ricorderà sempre. E vi prego di una cosa sola: - in quei giorni almeno in cui tutti per abitudine mandano un loro biglietto di visita ai conoscenti, per un mesto pensiero Voi non vogliate essergli avara del Vostro, perchè almeno egli sappia che Voi siete ancora a questo mondo e dove siete. Se poi verrà il giorno in cui al vostro biglietto vedesse aggiunto un altro, l'amico dirà: - Che essi siano felici! - e state sicuri, la sua preghiera a Dio sarà senza rossore, senza rimorso, senza un pensiero mondano, perchè incomincierà coi vostri nomi e finirà coll'augurio che si fa sulla culla degli innocenti (8 febbrajo 1879).
     
      11 febbrajo. - Povero illuso! Aspetto ancora una lettera!
     
     
     
     
      Comme une étoile dans la nuit!
     
     
     
      14 febbrajo. - Una lettera di Lidia! Che spavento! Ella è infelice e si confida in me. Vuole consolazioni da me?


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Storia di un'anima
di Ambrogio Bazzero
Fratelli Treves Milano
1885 pagine 355

   





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