Questa è sorella di tuo figlio! Sorella d'anima, è sorella castissima in Dio!
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Oggi non posso studiare. Il Don Giovanni di Byron mi annoia, mi indispettisce. Che umorismo scettico e volgare! Penso e non penso: sono inquieto: vorrei fare un viaggio, se potessi. Ma che vuoi? Non posso fare cosa diversa dallo stare al tavolo. Coi divertimenti mi pare di perdere tempo, un tempo sì prezioso! Oh se potessi lavorare e guadagnare, o sperare una posizione!
- O Dio! Che pensieri! Chissà quanti dolori avrò ancora! Gli ostacoli alla sua felicità sono temporanei forse: forse si sposerà; ed io avrò l'anima spezzata una seconda volta e senza rimedio! - Quanti dolori avrò ancora! Perchè tu non mi hai detto tutto!
Ah bisogna confessare che queste incertezze sono tormenti orrendi!
16 marzo. - Ieri fui al cimitero di Porta Magenta e vidi la esumazione dei tredici scheletri degli appiccati nel 6 febbraio 53. Mio Dio, che orrore! E quando verrà il giorno in cui anch'io potrò sfogare l'anima mia nelle grandiose emozioni delle battaglie? Oh venga presto quel giorno! Sì, laverei la macchia che ho sull'anima: - l'essermi lasciato persuadere da mio padre, quando potevo e dovevo fare il soldato. Come mi annoiano e mi ripugnano e mi avviliscono le sciocchezze che dico quando sono colla gente! Eppure bisogna fare così. Alla Società Patriottica si sta preparando una pagliacciata: io fui pregato, con grandi promesse di fortuna, fui lodato, fui conosciuto... Chi volle conoscermi pel mio Ugo?
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