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      Come sospiravo dietro a certe coppie tranquille! Che desiderio il mio! Che bisogno! - E mi rassegnavo.
      - Perséverez dans le travail: dans vos nobles aspirations. - Mi suonava sempre nell'anima questo tuo caro ricordo. Perseverare, studiare! E senza domandarmi il perchè vero, per solo amore melanconicissimo a Te, io studiavo: non ho perduto un'ora sola in ozio o in divertimento, nell'inverno: studiavo di giorno, di sera, di domenica... L'anno scorso e st'anno, quando il sacerdote alza l'ostia, io dico: - Lidia - e credo... a che? Non credo al prete: credo a Dio! E quando il sacerdote leva il calice, io dico: - Lidia! - e credo!
      Sono gli istanti solenni della commemorazione... Quando in cimitero vedo gli ossami e mi sento aizzato allo scetticismo, non credo nulla, nulla, e mi sento certo che sotterra non si ama, ma si imputrida, e finisce la bellezza, la bontà, la poesia, l'anima, io mi dico: - Lidia! - e quest'invocazione significa: - Voglio la vita!
      Camperò solamente dieci o venti anni ancora. La mia giovinezza è quasi passata e sciupata in inutili studi e inutili melanconie e inutili ideali - morrò e...
      O campane, come suonate meste e quasi a morte! - Come suoneranno meste a Venezia! - Le campane mi hanno sempre commosso nei paesi, e nelle città di provincia. - A Vicenza, a Padova, a Verona, a Mantova! A Mantova! Credevo che Tu fossi là nel settembre del 1876! O campane, perchè mi fate nascere tutta la mia melanconia! - Voglio vita e amore.
     
      16 aprile. - Ho fatto la comunione. A questo mistero del pane di Dio io sposo sempre una mesta commemorazione, santa, pura, gentile.


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Storia di un'anima
di Ambrogio Bazzero
Fratelli Treves Milano
1885 pagine 355

   





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