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      Come ti bestemmio, o Dio! Non ti credo nei cieli! Sei in terra e Sei l'amore! Sii maledetto, o amore! - . Perchč non mi uccidi?
      O sole, come ti amo sui picchi delle montagne selvagge! Come mi sentii felice nei deserti della Natura! come libero! come poeta! - Ma tu, Sole, mi schiaffeggiavi, mi macchiavi il volto e le mani, sė ch'io avevo persino vergogna della montanara che m'accompagnava: e quando tornavo fra gli uomini, io mi sentivo rigurgitante l'anima di grandiosa, di aspra, d'infinita poesia, e gli uomini ridevano di compassione per me, e le donnine ghignavano di scherno! O Sole! o Sole, mi tormentasti e mi tormenti! Io amerei Te e l'infinito mare, ma diverrei brutto d'una bruttezza ineducata! - Donne che per qualche minuto avete avuto un pensiero per me, chi siete? Vi ho io amato? Siete voi invecchiate? Mi avete dimenticato, come io ho dimenticato voi? L'anima sussulta! - I bei giorni ch'io ho passato con Te, o R., a ventitrč anni! Le belle cose che ti diceva parlando di Dio e leggendo le poesie! gli orrendi tumulti che si suscitavano nell'anima mia quando ti recitavo il mio Giuliano! Il Giuliano č incatenato in questo mio povero, sporco e meschino corpicciuolo, e lo squassa e lo uccide! Ero buono, ti confesso, una volta, gentile verso la Madonna, fiducioso in Dio. Ed ora?- Non leggo pių poesie stampate. Č domenica: io non benedico il Signore. Sorgete tutte in me, o male passioni dell'anima mia, tormentatemi, abbattetemi, schiacciatemi. Ch'io muoia maledetto, perdonando a nessuno.


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Storia di un'anima
di Ambrogio Bazzero
Fratelli Treves Milano
1885 pagine 355

   





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