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      E preghiera questa?
      Come sarei felice di morire e di terminare il martirio dell'anima mia!
     
      22 ottobre. - Faccio forza per non scrivere, ma non posso.
      Jeri ho veduto una bellissima rosa nel vecchio e squallido cimitero di Limbiate, ed ero con un prete: oggi ho incontrata la marchesina B: ed ero con due preti: stanotte fui tormentato dalla più fiera esasperazione della libidine che non concedo al mio corpo e col pensiero mi purificavo... ero con te. Chi le capisce le mie febbri e le mie speranze e di quando in quando i miei mortali spossamenti e questi orgasmi quasi suicidi? Come vivo stupido, fra gli stupidi o gli ignoranti, amoroso fra gli indifferenti, poeta fra questo volgo!
     
      22 ottobre. - Ieri siamo stati alla Cassina Ferrari a vedere la villa Torras, un giardino romantico che da vent'anni forse io non avevo più veduto. Vi è una lapide nel boschetto, una lapide che parla di ricordi amorosi e di dolci confidenze. Mi ricordo che ad otto o nove anni fummo là in compagnia e c'erano le giovinette e i giovinetti che leggevano e si guardavano in volto e si deliziavano pei viali....
      Il triste cielo, la natura mesta ed umida, l'ora mattutina e il canto dei coscritti avvinazzati mi fanno pensare....
      È finito anche questo autunno.... E finora non sono ancora andato ai luoghi ove pellegrinavo negli anni scorsi pensando a Te.
      Ti dirò come mi annoio? Ho passato tre ore con un prete a far passare le commediole delle marionette ch'egli deve far recitare alle fanciulle del suo collegio! Sono i libricciuoli nostri, dei nostri otto e nove anni.


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Storia di un'anima
di Ambrogio Bazzero
Fratelli Treves Milano
1885 pagine 355

   





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