Io mi sono votato ad esser vergine: oh almeno potessi vivere con mio fratello!... solo che farei?
Vittoria, m'avevi dato un poco di pace. No! no! no! Non ti amavo! No! ma sentivo com'è bello lo stare con una fanciulla, che mia madre conosce tanto, che non dà turbamenti ne incertezze, che con una mia domanda può essere mia moglie, una moglie da poter presentare agli amici, ai parenti.... E tu chi sei, che col tuo sguardo d'angelo hai marchiata la mia fronte con una maledizione che quasi tutti qui mi leggono?... Tu chi sei? Oh dimenticami.
1.° novembre. - È il giorno di tutti i Santi. Splende il sole e s'odono i canti mattutini nella chiesetta di sotto. Perchè sento tanta malinconia? E perchè leggo queste memorie?
Il giardino è tutto bianco di brina. Dio, com'è triste sentirsi nel cuore questi primi geli!
Ci capita addosso un invito in casa S. Come mi fa dispiacere l'esser così stupido fra la gente. Nulla so, nulla dico: sono impacciato.
3 novembre. - Ieri nel di dei morti ebbi dei momenti di grandissima gioia pensando a te, e al bambino biondo e gentile che avremo....
Ho domandato al figlio del fattore se egli sente la melanconìa dell'inverno. - No, e perchè? - mi risponde. L'altro ieri, al ritorno d'una allegra passeggiata, andai in cimitero.... C'era con me una signora, povera, ma gentile, ma educata, ma pietosa. Ci facemmo pensosi. Dio santo! Come io la sento la poesia del dolore! Come io ho bisogno della donna! Come mi trovo bene fra le croci!
6 novembre. - Dio! perchè anch'io non fui a Mentana? perchè non son morto?
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