Dio, che perdizione nelle carni della femmina! Ho ventinove anni e vorrei impazzire nella voluttà. - Oggi devo accompagnare al cimitero una mamma. Stamattina ho baciato la mia. - Il tarlo fa un gran buco nel mio cassettone. - Come vorrei mutare! - Spero ancora.... Il mio biglietto T'è giunto?
Forse sei partita per la Germania e il mio biglietto non Ti trovò a Venezia.
30 gennaio. - Siamo separati. Come hai dimenticato! Ed io ti ho amato tanto!
Perchè rimarrò qui? dove tutto mi fa ricordare di Te? Vorrei cambiare cielo e abitudini.... Vorrei la mia donna!
Non scrivo di più. - La Tua memoria è santa. Tu fosti il mio angelo, ho tanto sofferto per Te. Ma non ti odio, no, no! Ti benedico. - Forse sono l'ultime righe che scrivo. Seppellirò tutte queste carte, ma la tua memoria sarà sempre in me, e lo sa Dio s'io ti perdono.
10 febbraio. - Perchè non posso sognarle le mie illusioni? - Perchè sono artista?
19 febbraio. Anche tu, Lidia, dovevi sposarti in febbraio. Oggi si marita quella ragazza con cui ho passato più di un'ora gentile, là sui monti, dove tremavo di vederti. - È finita ogni mia speranza!
20 febbraio. - Da vari mesi trascuro i poveri, per darmi a un po' di studio.... A che studiare? Io non riuscirò. Ho sempre scritto pensando a qualche anima gentile.... Ed ora? Che deserto!
Mio Dio, Ti supplico, ginocchioni, gettato a terra Ti supplico, fammi morire!
Ho letto le memorie dell'anno scorso. - Mio Dio, fammi morire. Risparmiami un altro anno di tormenti.
Trovo nel cassetto una memoria che mi diede Vittoria.
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