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      Goletti. Una donnina elegante e bella ciarlava. Gli uccelli sentivano l'amore. - Sono solo! - Stanotte ho vegliato penosamente. Mio Dio, darei tutto a' tuoi poveri, sacrificherei questa mostruosa passione per le cose antiche, mi rinnegherei, ma Tu dammi - per un'ora sola - il conforto sommo di appoggiare la mia testa sul seno di una donna che mi ami - che io ami! - Chi mi ha amato? È primavera: mi guardo nello specchio - come sono brutto io!
     
      4 marzo. - Perchè questo sconforto? Perché ti ho amato troppo. E Tu lo meritavi? - Cominciano i giorni delle indecisioni, dei dubbi, degli spossamenti. - Dammi l'oblio, - dammi anche l'imbecillita: ch'io non abbia più memoria.
     
      5 marzo. - -S'io prendessi moglie avrei coraggio di distruggere queste annotazioni? Avrei coraggio di conservarle? - Non prenderò moglie.
     
      6 marzo. - Un giornale, la Lombardia, parlando delle cose politiche, mi insulta. Che m'importa? - Ieri a sera ho accompagnato mia madre alla fiera di Porta Genova, ero felice d'averla con me. Oh sento come spenderei bene le mie premure con una donna!
      La notte veglio penosamente. Sento un gran vuoto! Mio fratello ieri non si sentiva bene: ed io penso come sono cattivo con lui. Gli darò tutte le mie armi. Che mi resterà per un po' di svago? Le mie armi mi danno l'unico conforto: mi sento artista!
     
      7 marzo. - Come sono melanconico, la mattina quando mi desto! - Come mi spavento pensando che il mio nome è lanciato al pubblico! Chiunque mascalzone avrà diritto di sindacare i miei atti della vita privata?


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Storia di un'anima
di Ambrogio Bazzero
Fratelli Treves Milano
1885 pagine 355

   





Dio Lombardia Porta Genova