Come sarei felice vicino ad una donna! Nel buio scomparirebbero le mie bruttezze. Forse parlerebbe potente - poetessa unica - l'anima mia. Oh miei ricordi!
Credevo d'esser ambizioso e non lo sono! - Sono ammalato.
Era di marzo; ero convalescente, ero innamorato dei fiori e dei bambini, nel 1874, amavo amavo amavo la mia fanciulla! E mi cadevano i capegli e mi sentivo buono! - Ed oggi?
Adorai la Madonna nella Pinacoteca. Nel mio studiolo, venne un giovinetto mio conoscente, profumato, elegante, distinto.... Come in faccia sua mi sentivo piccino e sciocco e originale!
17 marzo. - Ho qui le bozze delle sciocchezze archeologiche che ho scritto pel Vallardi. Stamattina ho giocato con qualcuna delle mie armi antiche di predilezione, ero contento! O perchè ognuna di voi ha un ricordo per me?
Una sciocchezza. Il mio articolo pel Vallardi fu composto da varie donne. Vi leggo i nomi scritti in lapis. Perchè è un buon augurio? Perchè di così poco mi sento contento?
19 marzo. - È primavera. Stasera dovrò presiedere la Commissione degli studi alla Patriottica, una commissione di professori e di illustri. Che m'importa della scienza?
Sono nervosissimo. - Queste cose antiche che mi stringono d'attorno sono polverose. Vorrei avere dei fiori e degli uccellini. - È primavera!
25 marzo. - Stamattina dissi a mia madre: ho il nichilismo nell'anima; dovevo dire: ho l'amore il più potente! E chi ama me? E così domandando chi mi ama, che sarà di me, se sarò felice, così, aspettando, pregando, soffocandomi, bestemmiando, ho lasciato scorrere otto anni, i più belli della giovinezza.
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